La bocca ed il sistema posturale sono connessi tra loro in modo stretto: quanto i denti sono mal posizionati e l’occlusione, cioè l’incastro dei denti stessi, non è corretta o in caso di digrignamento dei denti, possono insorgere problemi e dolori all’apparato muscolo-scheletrico, disturbi della postura e, non ultimo, l’usura dello smalto dentale. Il protesista è, insieme all’ortodonzista, lo specialista con le competenze specifiche per i problemi di bruxismo, malocclusione e dell’articolazione temporo-mandibolare. Spesso in italia si utilizza anche il termine di gnatologo per definire questa particolare competenza.
I dolori ed i problemi all’apparato stomatognatico ed articolazione possono avere 4 diverse origini. Si distingue infatti il dolore a seconda della sua provenienza in: muscolare, scheletrico, vascolare e nervoso. Da ciò si comprende come per questo tipo di problemi si intersechino le competenze di diversi specialisti: l’odontoiatra, il chirurgo maxillo facciale, l’ortopedico, l’otorinolaringoiatra, il neurologo, il chirurgo vascolare, l’esperto in posturologia. Fortunatamente la stragrande maggioranza dei casi è riconducibile a problemi di tipo muscolare, che sono anche i più facili da trattare, e spesso il primo step volto alla risoluzione dei problemi masticatori è proprio l’utilizzo del bite.
Cos’è il Bite?
Il bite è un apparecchio o placca in genere realizzato in resina acrilica, (ma oggi sono disponibili anche materiali alternativi sempre di tipo plastico), che ha due principali funzioni: quella di impedire il danno materiale ai denti durante il digrignamento ed inoltre quella di mantenere le arcate dentali leggerete separate tra loro e, di conseguenza, i muscoli masticatori leggermente più allungati, ovvero non contratti al massimo, impedendo quindi ai muscoli stessi di esercitare la loro massima forza e quindi riducendo i sintomi di sovraccarico sui muscoli e denti stessi. Il bite è un’ottima terapia in quanto totalmente reversibile, ma che consente di mantenere un corretto spazio occlusale, di scaricare la forza muscolare sulla resina invece che sui denti e di aiutare il rilassamento dei muscoli sia masticatori che cervicali. Il bite, pur essendo realizzato in materiale rigido, è meno residente rispetto ai denti naturali, pertanto, durante Los sfregamento reciproco tra i denti delle due arcate, durante le fasi attive di bruxismo, si usura al posto della sostanza dentale, preservando lo stato attuale dei denti e quindi impedendo il loro ulteriore deterioramento. Il bite ha la forma di una mascherina, ricopre in genere i denti superiori, e deve essere utilizzato durante il giorno e la notte per un tempo variabile da soggetto a soggetto in base ai problemi riscontrati dall’odontoiatra e per un tempo generalmente non inferiore alle 6-8 settimane, ma in molti casi anche per sempre.
Il bite fai da te che si trova in farmacia o su internet funziona?
La diffusione di queste patologie, e soprattutto del bruxismo, portano oggi molti pazienti a fare autodiagnosi ed auto-prescriversi l’utilizzo di un bite. Oggi sono anche disponibili in commercio sitemi per fabbricarsi da soli a casa il proprio bite, o meglio adattare alla propria bocca un bite preformato. Se per qualche giorno, questo trattamento, può anche essere considerato accettabile, al fine di capire se la terapia può essere quella giusta, nel lungo termine, l’utilizzo dei bite preformati, il cui combaciamento con l’arcata opposta è necessariamente non perfetto può portare a gravi conseguenze, prima fra tutte, lo spostamento non voluto dei denti.